Concorso 2018 e 24 CFU: chi pagherà e chi potrebbe essere esonerato, si attende il decreto

Concorso 2018 e 24 CFU: chi pagherà e chi potrebbe essere esonerato, si attende il decreto

Per poter prendere parte al prossimo concorso a cattedra che si terra nel 2018 ( non per la fase transitoria), il decreto legislativo 13 Aprile 2017,n 59 vuole che tutti i candidati abbiano coem condizione per poter prendere parte al concorso, l’acquisizione di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Chi riuscirà a vincere il concorso, potrà prendere parte al graduale percorso triennale di formazione e tirocinio (FIT).

Entro fine Luglio si attende il decreto ministeriale che indicherà i settori scientifico disciplinari all’interno dei quali sarà possibile acquisire i CFU necessari alla partecipazione al concorso a cattedra per il 2018. Leggi il comunicato del Ministero. Nel frattempo le università, cominciano a delineare l’offerta formativa che verra proposta agli studenti non appena il ministero emanerà il decreto.

Leggi il comunicato del Ministero

Ad esempio il rettore dell’Unisalento, Vincenzo Zara parlando alle pagine del quotidiano di Puglia ha detto: “il progetto di formulazione dell’offerta formativa relativa all’acquisizione dei 24 CFU che costituiscono il requisito per l’ammissione al concorso nazionale per selezionare i candidati all’accesso al percorso Formazione Iniziale degli Insegnanti (FIT) su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado”.

Proseguendo la lettura dell’articolo qui sopra descritto, leggiamo che a differenza dei candidati già in possesso di Laurea, è una cosa ovvia che  l’acquisizione dei crediti sia a pagamento per coloro che stanno ancora ultimando gli studi, sarà necessario attendere il decreto per capire se i 24 CFU saranno considerati extracurricolari e quindi soggetti ad una nuova tassazione.

Per il momento vedendo le indicazioni provenienti dal ministero, sembra che vadano in un’altra direzione.

Secondo quando riferisce l’associazione Link, dopo un incontro avvenuto con i dirigenti del MIUR il Ministero sta lavorando a fissare un limite massimo di costo e criteri di progressività ed esenzioni sulla base del reddito ISEE”

Il primo concorso per il nuovo sistema salvo modifiche è previsto per il prossimo anno ( 2018).

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*